sabato 10 maggio 2014

Milano Design Week, un anno dopo.

Un appuntamento all'anno che non si può assolutamente perdere:
la Milano Design Week.
Eccovi il mio resoconto dell'edizione 2014.

Il programma aveva poche tappe, ma per me significative. 
Tutte FUORISALONE.


PADIGLIONE ITALIA

Tenevo molto ad andarci e non sono rimasta delusa:
un'associazione culturale, un piccolo "contenitore di designer",
vecchie e nuove conoscenze. 
"Disfunzione Mediterranea" era il tema dell'esposizione:
l'errore, la disfunzione, la diversità che diventa un valore aggiunto. 

Il progetto che più mi ha colpito è "Levante" di Alessandro Zambelli.
Una disfunzione che mi piace chiamare originalità.
Morbido, pulito, elegante.






EATING DESIGN
in mostra tra design e cucina


Un evento della scuola Food Genius Academy che ha coinvolto designer e chef
attraverso interpretazioni culinarie e progettuali sul tema FOOD
per dare voce alla creatività.

In esposizione oggetti per la tavola e per la cucina

innovativi, creativi e belli: una ventata d'aria fresca nel food design.

Tra i designer presenti: 
Studio Ghigos, Sovrappensiero Design Studio, Into The Food, Ildoppiosegno,
CtrlZak Art & Design Studio, Chiara Ricci Design, Caruso D'angeli Studio, ecc.



ESTRO - Chiara Ricci Design


 FLASH OF GENIUS PACK - Into The Food


TRIBACCHETTA - Studio Gianmaria Sforza
ARTICO - Sovrappensiero Design Studio



#WITH - DESIGN WITH FOOD
il design autoprodotto di qualità

La premiazione del concorso #WITH - design WITH food
nello spazio di Promote Design in Ventura Lambrate.

L'intervento del food designer Paolo Barichella
ha spiegato la scelta dei progetti da parte della giuria

in termini di originalità, innovazione, eco-compatibilità.

Un premio per i migliori progetti di food design
ispirati al tema "Un designer e la sua relazione col cibo".



 


Un Fuorisalone vissuto in prima persona.

Il prossimo appuntamento è
la MILANO FOOD WEEK.
STAY TUNED.


giovedì 18 aprile 2013

Fuorisalone Gustoso 2013

La settimana del Salone?
"DEVASTANTE"
"Una città invasa...Mezzi pubblici in ritardo...Strade bloccate...Lunghe file d'attesa...
Caos ovunque" : le parole di tanta gente che ho ascoltato lamentarsi.

La mia risposta è "NO".
Milano si colora, si anima, si riempie e riesce ad accogliere ed abbracciare
tutto e tutti in pochi giorni in cui quest'anno anche il sole non si è tirato indietro!

La crisi scompare. L'economia gira.
Ed io vado a caccia di FOOD DESIGN.

PRIMA TAPPA, MASSIFICATA.

"Mi gusto Tortona": qualità e territorio le parole chiave di una settimana di
showcooking per promuovere cultura e sostenibilità attraverso la
creatività di famosi chef, aiutati dagli studenti della Food Genius Academy.



"Food Experience Mondadori" mi ha regalato invece caricature di grandi chef e 
LO SPAGHETTO QUADRATO:
più ruvido, più spesso, più tenace.
Finalmente un pò di food design, grazie La Molisana!



SECONDA TAPPA, INTELLETTUALE.

La Triennale ospita di nuovo "Belgium is Design" che propone una bella
collezione di accessori per la tavola dello studio Pieter Stockmans.
Belli Tilting e Play&Cook in porcellana total white.




Nello spazio "Habitapulia" una simpatica presentazione di ricette finger food
organizzata dal collettivo di giovani pugliesi Fud Sud System 
che non restano indietro alle nuove tendenze:
obiettivo promozione e valorizzazione del territorio.
Una citazione particolare va all'involtino di seppia "squid in black", SPETTACOLO!



TERZA TAPPA, RADICAL CHIC.

Un interessante ed inedito format ristorativo esposto a Brera nel 
temporary restaurant Food Design Factory creato dalla designer Lucy Salamanca.
Il concept è la mobilità, lo street food:
vivere la consumazione all'interno di "wagon food" pensati per
determinati momenti della giornata, target o cibi.
Nuovi gesti, nuovi luoghi e nuovi "mezzi".


Giochiamoci bene le nostre carte.
FOOD. FASHION. FURNITURE.

Come ogni anno, GRAZIE MILANO.

venerdì 29 marzo 2013

food genius academy

www.foodgeniusacademy.com

Oggi voglio segnalare una fucina di idee da tenere assolutamente e costantemente d'occhio: la Food Genius Academy, una scuola fondata da un gruppo di giovani diversi per formazione professionale ma accomunati dalla passione per la cucina gourmet.

Una suggestiva location esprime al meglio la filosofia dell'accademia creando un'atmosfera poetica ed affascinante. In un pittoresco porticato del quarto cortile di viale col di lana 8 si trova infatti l'ingresso dell'antica fonderia artistica Maccioni in cui oggi la Food Genius Academy ha la sua sede.
Al momento specializzata in corsi di Alta Cucina e Management di Sala, con disponibilità di servizi di catering associati, l'accademia dispone di una grande cucina professionale e di ambienti dedicati alle lezioni teoriche e pratiche.
Ma non è tutto.
Dal momento che la Food Genius Academy progetta in grande e ad ampio raggio, sono in cantiere tante sorprese: si lavora infatti ad un ristorante ed all'allestimento di nuovi spazi all'aperto, accompagnati da nuovi sbocchi professionali come il food design.

L'idea è quella di uno spazio polifunzionale immerso nel verde e nella tranquillità pur trovandosi in pieno centro milanese. Il profumo dei gelsomini nella tarda primavera accompagnerà la sosta al futuro bar/ristorante che sarà pronto ad ospitare non solo pranzi o cene di lavoro ma anche eventi di qualsiasi genere che potranno usufruire del catering associato. 

Chiara Ricci






designing gelato cone evolution

Ricordate questo concorso dello scorso anno?
"il cono del domani"


Sono finalmente stati svelati i finalisti!

"siamo andati a lavorare sullo sgocciolamento, che abbiamo riconosciuto come problema principale del cono, in sé concettualmente perfetto" - le parole di Marco Forbicioni e Matteo Memmi, vincitori del premio "creatività"


il premio "fattibilità" se lo aggiudica invece Enrico Ippoliti "ho voluto renderlo appoggiabile e dargli una linea affusolata".


Tanti altri progettisti si sono cimentati nell'impresa, dando vita a valide e creative soluzioni per il gelato del futuro. Degustazioni slow, risoluzioni di problemi tecnici, divertimento e contenuti esperienziali sono alcuni dei risultati delle tante idee.

Ad esempio "Girami" è una coppetta-cialda che si ispira ad una trottola:
puoi poggiarla sul tavolo e farla girare mentre prendi il gelato o tenerla nel palmo della mano e ruotarla mentre mangi.


lunedì 7 maggio 2012

natural behaviuor

Un workshop ideato e tenuto da Michele Fanfulli all'interno dello spazio RO@D - Roma At Design all'edizione di Moa Casa Primavera 2012.
Osservazione dei comportamenti e degli stili di vita legati al cibo, studio di un oggetto-natura, ibridazione di lifestyle & food feature: le tre fasi di un percorso che ha portato all'ideazione, creazione manuale ed infine presentazione di nuovi food concept.
I partecipanti? giovani designer interpreti del finger food. 
E come giuria un artista nel campo: lo chef Fabio Campoli.

Nuovi abbinamenti di forme e sapori ma anche nuove interpretazioni di consumo del cibo basate sul contatto diretto con l'alimento. 
Ortaggi che diventano un supporto per la vera pietanza, come il carciofo ripieno di crackers e formaggio Artichoke flower di Sabina Yausheva o la foglia di verza Heartly di Federica Romano che accoglie crema di cavolo rosso e cavolo verde. 
Un nuovo modo di giocare con il cibo il Ring food di Chiara Ricci, un anello da "indossare" con la punta delle dita ed intingere in salsa dolce o salata, o il fantasioso Food skin di Marina Bonanno, una sorta di tatuaggio a base di kiwi e cioccolata da disegnare e poi assaporare sulla propria pelle.
C'è poi chi si butta sul classico come Federica Rubiola con Always without, una delizia a base di cioccolata e crema di banana pericolosa per chi è a dieta; chi gioca con i sapori tradizionali come Francesco Carollo con Foot food, una reinterpretazione del tipico piatto romano a base di fave e pecorino.
O ancora chi sperimenta con la cucina molecolare come Sara Pecchioli, che in Aria di Caffè abbina palline di gelatina all'anice con finocchio e spuma di caffè.

Ed il giudice non ha potuto far altro che dichiarare il pari merito.





speciale giuria: chef Fabio Campoli

 Artichoke flower by Sabina Yausheva

  Ring food by Chiara Ricci

Food skin by Marina Bonanno

 Foot food by Francesco Carollo

 Heartly by Federica Romano

Aria di caffè by Sara Pecchioli

Always without by Federica Rubiola

sabato 5 maggio 2012

lipstick cocktail

Breve ma d'impatto.
Un'esperienza "limited edition" per i più veloci a captare la novità: un lucidalabbra-cocktail. 
Come funziona? un'emozione del tutto personale. Si può passare sulle proprie labbra assaporando il drink.. o coinvolgere qualcuno pensando a più impertinenti applicazioni!
Insomma un gioco che lascia spazio all'immaginazione e trasforma il cibo in un'esperienza interattiva.
Un'idea di Ivana Carmen Mottola, fondatrice di The.sign studio Experience.event&Food.house, con la collaborazione della scuola per barman PlanetOne: RO@D - Roma At Design a Moa Casa si trasforma in uno spazio fuori dal tempo, in un luogo di socializzazione dove un'esperienza multisensoriale cambia la visione della realtà. 
Sarà l'alcool presente nel cocktail od un mix di creatività e pazzia a farci sentire più felici?
Provare per credere.








Moa Casa - 4 maggio 2012


Una piacevole sorpresa quest'anno a Moa Casa: il food design si fa spazio.
Oltre ai consueti stand dedicati all'arredo e al design, spesso noiosi e privi di novità, si propone ai visitatori uno spazio curato dal Circolo dei Buongustai con degustazioni e show cooking.
Una simpatica performance cattura l'attenzione di tutti: lo chef Fabio Campoli interpreta un progetto della designer Chiara Ricci.
Il progetto "food design for happy living" (http://fooddesignforhappyliving.blogspot.it/2012/01/food-design-for-happy-living-passione.html) è un set di piatti in ceramica bianca caratterizzato da particolari incavi che richiamano i tipici pattern della tradizione ceramica di Vietri sul Mare: la mission dello chef era quella di "colorare" i piatti con gli ingredienti, "ridipingerli" per dargli le sembianze di vere e proprie piastrelle. 
Una sfida accettata con piacere e portata a termine con impeccabile maestria, confermando la sua capacità di produrre opere d'arte.
Un'opera d'arte che completa un'altra opera d'arte: la cucina ed il design, due ambiti creativi non più a confronto ma viaggianti nella stessa direzione.